CHI SIAMO

 

Il 7 dicembre 1951 con il decreto del Vescovo di Noto, Mons. Angelo Calabretta, viene eretta canonicamente la terza Parrocchia di Pachino con il titolo di San Corrado Confalonieri, già venerato nella nostra città. Il primo parroco sarà don Giuseppe Pisasale, sacerdote diocesano, che rimarrà per due anni, verrà, infatti, sostituito da don Giovanni Borgh.

 

Una piccola sala costituiva la primitiva chiesa e così sarà per quasi un decennio. Verranno successivamente costruite la canonica e le aule parrocchiali.

 

La figura carismatica di Mons. Vincenzo Spiraglia, Arciprete di Pachino, riconosceva, insieme al vescovo, che la guida spirituale della parrocchia fosse data ad un istituto religioso. Infatti, il 1° Settembre 1954 arrivavano a Pachino i Figli della Carità, comunemente chiamati Padri Canossiani.

 

Il vescovo di Noto, Mons. Angelo Calabretta, che ad Acireale, sua città natale, aveva conosciuto lo zelo delle Canossiane insistette per avere in diocesi anche i Canossiani. Tre religiosi costituirono la prima comunità religiosa:  padre Modesto Giacon, superiore e parroco, padre Filippo Mantissa e fra Luciano Pagnin, presero a lavorare in un campo pastorale, socialmente e religiosamente povero, ma disponibile e semplice.

 

Dopo qualche anno esattamente nel 1957 fu posata la prima pietra iniziando così i lavori della nuova chiesa conclusi nel 1960. Insieme alla parrocchia si sviluppava l’opera prettamente canossiana: l’oratorio, per la cura di ragazzi e ragazze pachinesi.

 

Sono proseguiti negli anni i lavori di completamento della chiesa stessa. Il Campanile con le sue quattro campane, il soffitto voluto da P. Girolamo Balin. Una croce grande quanto la navata sovrasta le nostre teste, ci indica la salvezza che viene solo da Cristo. Con l’adeguamento liturgico, voluto dal Concilio Vaticano II, p. Gioacchino Fasan faceva sistemare il presbiterio con marmi e l’aula assembleare.

 

Durante il Giubileo del 2000 si è voluto dare un segno particolare della misericordiosa bontà di Dio ed è stato innalzato un crocifisso secondo una moderna concezione, Cristo che partendo dalla croce, segno di salvezza si protende verso l’alto, segno di resurrezione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2004 si sono celebrati solennemente i cinquant’anni di presenza dei padri.

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