CAMPO SCUOLA 2008

SuPerStrada, con Paolo!

 

Presentazione

L’idea di strutturare un campo scuola, nasce dal desiderio di ridire in modo chiaro quanto

forte e significativa sia per i ragazzi un’esperienza del genere, se vissuta in pienezza.

 

Durante il lungo periodo estivo, se da una parte i bambini e i ragazzi cercano un po’ di

riposo dopo le fatiche dell’anno appena trascorso, uno stacco dalla routine quotidiana in

cui sono immersi, dall’altra sono alla ricerca di esperienze di senso per la propria vita.

 

I ragazzi desiderano conoscere cose e persone nuove, stringere legami autentici con i

compagni, ma soprattutto, se stimolati dalle esperienze-persone giuste, si mostrano docili

al dialogo col Signore, che proprio attraverso esperienze preziose come i campi scuola,

trova nei ragazzi cuori disponibili e aperti all’ascolto.

 

Il camposcuola risulta essere la proposta formativa che, assieme alle guide d’arco, i

sussidi personali per l’Avvento e la Quaresima, gli Itinerari di spiritualità, completa e rende

più ricco il cammino che ogni hanno viene proposto ai bambini e ai ragazzi.

 

Il campo si inserisce come parte integrante del cammino dell’anno, centrandosi sulla

categoria della compagnia e utilizzando la stessa ambientazione dell’iniziativa annuale,

quella della strada. Infatti, il percorso approfondisce ed aiuta a vivere l’esperienza di una

 

Chiesa che cammina con Gesù, gli affida le sue difficoltà, viene vivificata dalla sua

presenza.

 

Guida di tutto il campo è Paolo, l’apostolo delle genti, che prende per mano i ragazzi e li

accompagna nella riscoperta della propria identità e della propria appartenenza alla

Chiesa. Tappe del cammino sono la conversione di Paolo e i suoi viaggi.

 

L’intero campo infatti è strutturato tenendo insieme l’esperienza di vita di Paolo e il

richiamo costante alla vita di ciascun ragazzo, spinto a mettersi in gioco in prima persona

nella scoperta di sé e del suo ruolo all’interno della comunità.

 

Lo sforzo che proponiamo attraverso questo sussidio è quello di aiutare i ragazzi,

nell’esperienza del campo, a fare esercizio di ascolto vero e profondo della Parola di Dio,

ad acquisire un metodo per appropriarsi di questa Parola, per fare si che sia davvero il

grande orizzonte che guida la vita di ciascuno. Tutto questo nello stile della condivisione,

perché la Parola è un pane che va “spezzato” e “condiviso”, scorgendo la ricchezza che

essa semina in modo diverso e originale nella vita di ciascuno.

 

Lo strumento del campo è articolato in tre fascicoli:

  • il sussidio per l’educatore che raccoglie i contenuti del campo, le attività, le indicazioni per la liturgia;
  • il sussidio di preghiera per i ragazzi che raccoglie tutte le liturgie del campo;
  • il grande gioco dove sono contenute le indicazioni per il grande gioco a tema da fare nel pomeriggio.

 

Ci auguriamo che la proposta del campo possa essere utile ad arricchire la proposta

formativa dei bambini e i ragazzi, sicuramente anche grazie al contributo personale che

ogni gruppo degli educatori parrocchiale o ogni equipe diocesana apporterà in base alle

proprie realtà specifiche.

 

Coraggio allora! Aiutiamo i ragazzi a camminare spediti, in compagnia dell’Apostolo Paolo,

sulla strada che il Signore ha tracciato per loro!

 

Struttura del campo

I contenuti del campo sono articolati in sette giornate, alle quali si aggiunge una prima

giornata introduttiva, con lo scopo di aiutare i ragazzi a fare memoria della loro storia e

condividerla in questa nuova dimensione comunitaria. Lo schema di questa giornata, in cui

i ragazzi arriveranno al campo, infatti, è semplificato per venire incontro alle esigenze delle

diverse realtà.

 

L’inizio del campo è segnato dalla celebrazione di accoglienza, alla quale i ragazzi

parteciperanno dopo un momento di riflessione che avranno vissuto in parrocchia prima di

partire, durante il viaggio o al campo stesso per chi ne avesse il tempo, che serva a far

raccontare ai ragazzi la loro storia: quello che sono e con quali presupposti iniziano questa

avventura.

 

Ogni giornata è ritmata da momenti precisi che non vogliono essere sintomo di rigidità, ma

anzi frutto del desiderio che non ci siano spazi liberi lasciati al caso e soprattutto che ogni

momento sia vissuto in pienezza. Proprio perché il campo è prima di tutto un’esperienza di

comunione e di spiritualità molto tempo sarà dedicato alla riflessione e alla preghiera

personale e di gruppo, oltre che ai momenti di studio e di riflessione e al gioco, che resta il

mezzo più bello attraverso il quale i ragazzi imparano a rapportarsi con gli altri.

 

Ciascun giorno prevede:

  • Preghiera del mattino, momento di lode e di ringraziamento per il dono della vita, (durante questo momento è consegnato a ciascun ragazzo del materiale che serve alla costruzione dell’ambientazione della giornata);
  • Annuncio
  • Costruzione dell’ambientazione
  • Proclamazione del brano biblico scelto;
  • Drammatizzazione: Paolo, personificato da uno degli educatori, aiuta i ragazzi ad “entrare nella storia”, a comprenderla e ad appropriarsi del senso e del significato, al punto da farlo parlare alla propria esperienza di vita. Non si tratta di una semplice scenetta, ma di una modalità precisa, attraverso la quale gli educatori provano a far vivere concretamente il racconto biblico proposto.

 

È opportuno che si individui un luogo privilegiato in cui deve svolgersi ogni giorno

la fase dell’Annuncio.

 

I ragazzi provano giorno per giorno a costruire l’ambientazione, attraverso “cose

semplici” che li aiutino però a sentirsi parte attiva dell’esperienza che stanno per

vivere.

 

Innanzitutto è bene preparare con cura il luogo per la rappresentazione del brano

biblico, per cui largo spazio alla ricostruzione dei luoghi, alla realizzazione di scene

e costumi dei personaggi, all’attenzione dei colori, dei suoni, dei profumi.

 

È necessario, inoltre, tenere presente alcuni elementi fondamentali, relativi al modo

di “narrare” il testo biblico e le vicende in esso raccontate.

 

La drammatizzazione infatti serve a “far entrare i ragazzi nel testo”, a

comprenderne il mondo, a conoscerne i personaggi. Non si tratta quindi di proporre

una scenetta, quanto di aiutare i ragazzi a “scavare”concretamente nel brano che si

annuncia loro.

 

La proclamazione della Parola è un momento molto importante. Il narratore, che

legge il testo biblico, rappresenta la comunità credente che ha raccolto la

testimonianza di fede e ora la racconta.

 

È opportuno inoltre che i ragazzi abbiamo in mano il testo biblico(il vangelo

direttamente, o dei fogli che vengono consegnati e che inseriscono in un apposito

raccoglitore che identifica la Parola del campo…)

 

Alla luce della “bella notizia”ascoltata, i ragazzi provano infine a leggere la loro vita

e a lasciarsi interpellare dalla Parola, attraverso le attività formative che

quotidianamente si propongono loro.

  • Attività E’ il momento in cui l’esperienza di Paolo, accolta ed interiorizzata, illumina la storia di ciascun ragazzo e lo aiuta a compiere scelte libere e coraggiose. È il momento in cui la Parola ascoltata parla alla vita attraverso un’attività di analisiconfronto.
  • Grande gioco. I ragazzi, divisi in gruppi, vivono un viaggio a tappe che attraverso il gioco li porta, giorno dopo giorno, a rivivere il messaggio scoperto nell’attività della mattina.
  • Celebrazione: un’occasione privilegiata ogni giorno, che fissando gli obiettivi raggiunti, apre ad uno spazio di preghiera e silenzio, quasi a voler fissare in nucleo della scoperta alla presenza di Gesù Risorto.
  • Preghiera conclusiva della giornata, sullo schema della Compieta, un momento conclusivo della giornata che aiuti i ragazzi a far sedimentare tutto ciò che hanno vissuto e affidare tutto ciò al Signore.

 

Un’ indicazione che ci sembra preziosa è prevedere, laddove fosse possibile, spazi diversi

per le varie attività della giornata (per esempio un luogo preciso in cui vivere l’ascolto della

Parola, che sia esclusivo e curato, un luogo per le Celebrazioni, etc…).

 

Le attività previste sono calibrate sulle diverse fasce d’età dei ragazzi, ma nulla vieta che

nella progettazione del campo, si possano effettuare delle modifiche per rendere la

proposta calzante per la propria realtà.

 

Le liturgie sono riportate sul libretto della preghiera da consegnare direttamente a ciascun

ragazzo. Nel sussidio per l’educatore sono presenti i testi completi delle celebrazioni della

sera dove sono riportare alcune indicazioni per vivere il momento di preghiera; i testi della

preghiera del mattino (Al sorgere del sole) e della sera (l’ora delle stelle) sono riportati solo

sul libretto dei ragazzi.

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